915 GIORNI DOPO

915 giorni d’apnea e domenica finalmente si ricomincia a respirare. E’ finita! Allungo il collo, l’ultima spinta, l’ultimo sforzo, vedo la luce dei raggi del sole che bucano l’acqua e pregusto la sensazione di benessere data da una boccata d’ossigeno, che per così tanto tempo mi è stato tolto. Domenica è il cielo azzurro, limpido, domenica è l’aria che torna a riempire i polmoni e a ridarmi un pezzo di Ce-rio che è stato negato. Domenica è un sogno, vissuto chissà quante volte in queste notti ma anche ad occhi aperti, condiviso con chi, come me, non poteva “esserci”. Domenica è un brivido, da godere fino in fondo…reggerò? Ne sono certo, i miei valorosi compagni sapranno come sostenermi. Domenica è un mondo nuovo, perché ci hanno tolto il colore ma la passione non morirà mai. Domenica è l’emozione di rincontrare vecchi amici, in un’atmosfera che ci ha unito e legato, spinti da un’unica volontà, quella di sostenere la nostra squadra del cuore. Domenica è la liberazione, da un incubo che però non ha scalfito la fede e la mentalità. Anzi. Domenica sono gli occhi della tigre, è sicuro che saranno in 12 sul rettangolo verde. Domenica è il pensiero, il primo, per chi sarà costretto ancora a rimanere a casa. Non mollare mai! Domenica è la voglia di condividere l’ansia e l’adrenalina, con chi da anni è al mio fianco in gradinata. Domenica è un urlo interminabile, per spingere i ragazzi alla vittoria. Domenica è finalmente la vigilia di un lunedì senza voce. Domenica è un “volo”, ma chi l’avrebbe detto. Domenica è però soprattutto un grazie a chi non ha mai mollato, nonostante tutto e tutti. Onore a voi, ultimi romantici, custodi battaglieri di uno spirito ribelle. Avanti ultras! Sì, domenica è un grazie soprattutto a voi, sempre presenti anche se “assenti”, 7 su 7 ed anche di più. Ne è passato di tempo da quella famosa cavalcata in mezzo al campo…nessun rimpianto, nessun pentimento. Grazie a chi non ha fatto un passo indietro, voi sapete chi. Grazie a chi si è fatto quasi tre anni di riunioni e sbattimenti, anche se la domenica aveva le ali legate. Io non ce la facevo…troppa ansia, troppo nervoso, troppa sofferenza lontano da quei colori. Grazie a chi mi ha fatto sentire comunque partecipe, presente, nonostante tutto. Grazie a chi si è ascoltato con me e come me le radiocronache da cardiopalma. Grazie alla pagina 216 del televideo. Grazie a chi, in quella vigilia piemontese di San Silvestro, ha raccolto il mio sfogo e mi è stato vicino. Grazie a chi, anche senza capire, mi ha sostenuto e voluto bene comunque. Grazie ai miei fratelli Stoned, ineguagliabili compagni di vita. Grazie a chi sono corso ad abbracciare sui binari di Treviglio, reduce dal trionfo di Trento. Grazie perché c’eri nelle prime apparizioni in curva e domenica sarai ancora lì al mio fianco. Domenica è…FORZA MAGICO PERGO!