6 giugno 2007

MAMMA SUD



Domenica “mamma sud” mi ha riabbracciato con le sue braccia forti, più forti che mai, calorose, affettuose ed elettrizzanti. È stato un abbraccio intenso, vivo, violento per le emozioni che ha scatenato nel mio stomaco e nella mia testa, che ho potuto condividere con chi ha vissuto con me ormai quasi vent’anni di gradinata e che ho dedicato a chi di questo affetto e calore è costretto ancora e purtroppo a farne senza. Questa appena passata è stata una quindicina da mozzare il fiato, mi sono ritrovato catapultato nel “mio mondo” dopo una lunga, troppo lunga assenza ed in occasione di match che il nostro amato Pergo ha avuto l’occasione di giocare in pochissime circostanze. Si parla di quando ancora non ero nato, ma i ricordi della vecchia guardia in questi giorni mi hanno permesso di assaporare l’atmosfera di quei vecchi tempi ma anche di godere del fatto che, a detta loro, l’adrenalina è sempre la stessa e anzi di più, nonostante gli anni passati. Chi è cannibale lo è per sempre! Ebbene si, riecco la mia cara “mamma sud”. Erano i primi anni ’90 quando sui muri della città si leggevano scritte spray che richiamavano il popolo gialloblù a tornare in gradinata sud, chiamata appunto affettuosamente MAMMA SUD, appena reduce da un restylin’. Le varie compagnie si mettevano in moto, gli striscioni storici erano affiancati da quelli improvvisati: ricordo un “cirrosi epatica” prodotto in soffitta all’oratorio di Santa Trinità, con il simbolo “rubato” all’omonimo gruppo della curva del Milan, o il mio “Kapovolti” finemente rifinito nel cortile della nonna. Con il tempo tutto è diventato più organizzato e forse si è persa quella spontaneità che, al di là di gerarchie e discorsi di mentalità, ci univa tutti profondamente nel cantare “forza Pergo”. Domenica mi sono passati davanti tutti questi ricordi, anni di domeniche a sgolarsi, anni di bandiere, fumogeni, torce, coriandoli, cartate, delusioni, quelle tante e gioie, quelle poche ma stravissute e festeggiate. Ed ora rieccomi lì ad affrontare in compagnia della “mamma” una montagna che fa paura e che mette i brividi solo a pensare a quanto sarebbe bello ammirare il panorama da lassù. Avanti Pergo, avanti curva sud!!!

2 commenti:

paul ha detto...

Tutti figli di Mamma Sud, cresciuti e allevati su quella gradinata

betto89 ha detto...

prendiamoci quel che ci spetta... IL RISPETTO!!!!!