8 novembre 2007

VERITA' PER ALDO

da http://www.assalti-frontali.com/default.asp
L'uccisione nel carcere di Perugia di Aldo Bianzino ci sconvolge e grida giustizia! Arrestato per aver giustamente coltivato qualche pianta di marijuana nella sua casa immersa nelle montagne umbre, Aldo non faceva male a nessuno, falegname (nella foto la sua officina di lavoro), padre di tre figli, preso in custodia da italianissime guardie carcerarie è stato assassinato in cella e questa cosa non ci dà pace. Ci sentiamo vicini alla sua famiglia e portiamo il lutto al braccio. Sabato ci sarà una manifestazione nazionale a Perugia.
Chi vuole leggere gli articoli che pochi e bravi giornalisti hanno scritto sul caso può andare qui http://www.lettera22.it/ind_rubtot.php?rubrica=219
Questo il sito dei compagni e le compagne di Aldo e il loro appello http://veritaperaldo.noblogs.org/

VERITA’ PER ALDO
Il carcere? sicuro da morire!Aldo Bianzino e la sua compagna Roberta il 12 ottobre sono stati arrestaicon l’accusa di possedere e coltivare alcune piante di marijuana.Trasferiti il giorno dopo al carcere di Capanne, sono separati. Robertacondotta in cella con altre donne, Aldo, in isolamento.Da quel momento Roberta non vedrà più il suo compagno lasciato in buonecondizioni di salute. La mattina seguente, domenica 14 ottobre alle 8,15,la polizia penitenziaria entrata nella cella, trova Aldo agonizzante chepoco dopo muore.Immediatamente la ex moglie, la compagna, i figli e gli amici si mobilitanoper fare chiarezza su questa ingiusta morte chiedendo verità e giustiziaperchè di carcere non si può morire!Di fatto dopo un goffo tentativo di insabbiamento da parte delle autoritàcarcerarie (le prime indiscrezioni sulle cause della sulla morte siriferivano ad un improbabile infarto) famiglia e amici vengono a sapere chedall’autopsia risulta che Aldo è stato vittima di un vero e propriopestaggio, il corpo infatti presentava una frattura alle costole, gravilesioni al fegato, alla milza e al cervello.Aldo Bianzino è morto ormai da più di due settimane.Il silenzio delle istituzioni e dei rappresentanti della politica, deicosiddetti garanti della nostra sicurezza sociale è assordante.Indaffarati a sperimentare modelli di governance escludenti, a scagliarsicontro ambulanti, lavavetri, vagabondi, non hanno trovato, non stannotrovando, non trovano il tempo per superare l’alone di impunità, perdenunciare chi umilia le persone sotto custodia, infligge sofferenzefisiche e psichiche ai detenuti, uccide.E' tempo per noi di prendere posizione, spazio e voce.Di raccontare. Di mantenere viva la memoria collettiva. Di evitarepericolosi insabbiamenti e difendere le nostre esistenze e le nostrepratiche identitarie da abusi, repressioni e pestaggi, “venduti”comeatti di legalità.E’ tempo di disinnescare le “paranoie” securitarie e arrestare leaggressioni proibizioniste, disattivare le dinamiche di esclusione e dicontrollo sui corpi.Di resistere alla criminalizzazione degli stili di vita, alla violenzadell’intolleranza, all’esercizio arbitrario dei poteri di repressione edi controllo, alla manipolazione dell’informazione.E’ tempo di agire, di porre interrogativi a chiunque desideri verità egiustizia per Aldo Bianzino, Giuseppe Ales, Federico Aldrovandi, AlbertoMercuriali. Marcello Lonzi.E’ tempo di reclamare la scarcerazione immediata dei 5 ragazzi diSpoleto, vittime di una perversa applicazione del 270bis, strumento dicontrollo e intimidazione preventiva utilizzato ormai per sedare qualunqueforma di dissenso.E’ tempo di costituirci in comitato per la verità su Aldo, di ottenereverità e giustizia sugli omicidi di stato, di abrogare la leggeFini-Giovanardi e reclamare la fine di ogni proibizionismo, di contrastaree opporci ad una società che sempre meno tollera qualsiasi espressionefuori dalla norma, di farci carico delle sorti dei processi per il g8 diGenova rispondendo ai pruriti vendicativi del potere con una manifestazionenazionale che contrasti e interrompa la costruzione di processi di oblio erimozione collettiva.
SABATO 10 Novembre Perugia Manifestazione e Assemblea*Un appuntamento nazionale contro tutte le intolleranze.Perchè un paese intollerante e’ tutto tranne che un paese sicuro!Perchè per una pianta d’erba in cella non si deve finire!Perché in carcere non si deve morire!Verità per Aldo!

2 commenti:

betto89 ha detto...

com'è squallida la vita negli abusi di potere.

Dagno ha detto...

Cazzo è insopportabile la sensazione di essere mossi come marionette da fili invisibili che neppure volendo riesci a tagliare.
Notizie come queste fanno capire quanto siamo ancora lontani dall'ottenere giustizia e libertà..